Noi non dovevamo visitare Perugia, dovevamo comprare un’auto usata.

Ma due giorni dopo sarebbe stato il nostro anniversario di nozze e l’offerta di questo concessionario era così interessante… Coì. abbiamo deciso di una fuga in Umbria a -2 giorni dal ritorno a scuola.

Io ero già stata a Perugia e la ricordavo molto bella, ma stavolta l’ho trovata davvero magica, piena di creature incantate. È la città dei grifoni, gli animali leggendari con testa e ali da aquila e corpo di leone. Il grifo è il simbolo di Perugia fin dal medioevo (leggi in questo articolo che ha compiuto 800 anni!) ed è dappertutto.
Non solo sui monumenti più famosi come il Palazzo dei Priori, ma anche sulle porte e sulle insegne dei negozi. Simbolo di indipendenza dal potere del Papa, indica custodia e vigilanza, ricchezza e poterne.
La nostra visita-lampo a Perugia, è diventata una caccia al grifone, con il naso all’insù a cercare le sue ali tra palazzi e stendardi. E abbiamo scoperto così anche altri simboli misteriosi (cercarli è stata una scusa per far camminare i bambini); chiavi incrociate, soli e il mio preferito: un elefante con una torre sulla schiena. Chi lo trova?
Itinerario minimo per una gita a Perugia con i bimbi
Siamo partiti dal parcheggio gratuito di via Tancredi Ripa di Meana e siamo risaliti verso la chiesa di San Domenico (da subito sono cominciati i simboli misteriosi, con stendardi che raffiguravano due chiavi dorate incrociate appesi su diversi palazzi). Ho scoperto dopo che sono i simboli del rione.
I primi grifoni li abbiamo incontrati subito, tra le insegne dei locali, nel Borgo Bello, decorazione dei portoni e negozi di souvenir. Ma il trionfo di questi animali volanti è nelle piazze principali. A piazza Matteotti, con le decorazione del palazzo del Capitano del Popolo e dell’Università vecchia.
E ancora di più alla stupenda piazza IV novembre con il Palazzo dei Priori. Questa è la casa del grifone più famoso della città, realizzato da Arnolfo Da Cambio nel Duecento, che si può ammirare insieme al leone (altro simbolo di Perugia ) all’ingresso della Galleria nazionale dell’Umbria.
Grifoni di ogni tipo, di legno, di metallo e al neon hanno accompagnato tutta la nostra giornata, dai negozi di Corso Vannucci fino ai localini del Borgo Bello. Purtroppo non siamo riusciti a vedere, come avremmo voluto, l’acquedotto medioevale, dove l’acqua scorreva in salita senza pompe, e tante altre cose.
Un’ultima nota un po’ magica. Nella Cattedrale di San Lorenzo ci aspettava un altro simbolo antichissimo, questa volta religioso. Siamo capitati infatti a Perugia in occasione della “calata del sant’anello”, in cui viene mostrata una reliquia venerata come la fede nuziale della Madonna.