L’anti-movida. Il primo aperitivo dell’era Covid

Il primo aperitivo della fase 2 del Coronavirus

Lunedì sera, che poi non si esce quasi mai il lunedì sera.

E infatti io non volevo andare a fare l’aperitivo, volevo andare a fare la spesa.

Ore 18.50, mollo il computer, prendo la borsa e calo la maschera anti-Coronavirus. “Mamma, però avevi detto che mi portavi al parco giochi”. E allora andiamo. Penso a una combo tristissimo-parco-giochi-con-le-altalene-in-prigione, come dice il Picinin, e poi una rapida razzia al supermercato con i bambini nel carrello.

Attraversiamo la strada e in un fruscio di lunghi capelli arriva una delle più care amiche di Piccolé su un overboard, i fratelli tecnologi dello skateboard. A distanza, i genitori abbronzati salutano con la mano. “Stavamo andando a fare un aperitivo, perché non vi unite?”. All’improvviso il tristissimo-parco-giochi-con-le-altalene-in-prigione mi sembra ancora più derelitto.

Piccolé già grida “Spritz! Spritz!”. È da quando è nata una grande appassionata di aperitivi e sgranocchia il ghiaccio dei cocktail come fosse un gelato. Impossibile resistere. A. ci raggiunge e proviamo a sederci (con le mascherine) fuori dal locale lì davanti, al tavolo dove già si erano sistemati i nostri amici. Intervengono subito due camerieri a distanziarci e aggiungono altri due tavoli al nostro. Poi ci chiedono di lasciare nomi e recapiti.

Ora sembriamo in uno di quei film dove i nobili mangiano da un capo all’altro, lontanissimi tra loro. Ci vuole un po’ a capire come parlarsi senza urlare troppo (e io non credo di riuscirci più di tanto). Ho una vecchia maglietta e dei pantaloni troppo grandi, i capelli da lavare e gli occhiali.

Avrei immaginato la prima sera fuori un po’ diversa, magari senza i bambini che corrono da una parte all’altra, magari a più di 10 metri casa, magari con un bel vestito leggero. Ma c’è un’aria tiepida, la luce rosata, delle fragoline di bosco nel mio bicchiere, e ci diciamo che sembra proprio il ritorno a una bella normalità.

Ed è quello il momento in cui il Picinin si fa la pipì sotto. Va bene, lo abbiamo capito, a questo punto restiamo a casa. Ritirata!

*La foto è della scorsa estate, non abbiamo immortalato questo momento storico del ritorno all’aperitivo dopo il Coronavirus.

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