
Piccolé (5 anni) e il Picinin (2 anni) dormono nella stessa cameretta da sempre.
Da qualche giorno, però, appena la bambina si addormenta, il fratellino si infila nel suo letto. Spesso continuano a dormire insieme, abbracciati, ma a volte la sorella si è svegliata urlando.
“Mi sembra uno scarafaggio luminoso!”, ha detto Piccolè, spaventata dal ciuccio fosforescente del Picinin e dalle manine che si aggrappavano a lei, nella notte, per salire sul suo letto. Poi, però, quando mentre dormivano abbiamo preso il fratellino e lo abbiamo portato al suo posto, lei ha protestato. “Doveva restare vicino a me”.
Così, oltre a provare a convincere il Picinin a restarsene nel suo letto, non sappiamo bene come fare. Lui è irremovibile: “no al lettino, vojo stare con Piccolè”. Ascolta la storia della buonanotte, bravo bravo nel suo lettino, ma aspetta solo che la sorellina dorma, per andare da lei.
Co-sleeping tra fratelli
Un po’ mi fa sorridere questo cosleeping fai-da-te tra fratelli (con Piccolè un po’ riluttante, ma che alla fine si è fatta convincere). Tutti e due non hanno mai dormito nel lettone, e mi sembra che si sono organizzati da soli. Anche dei loro amichetti dormono insieme, tra fratelli, ogni tanto, e non ci vedo niente di male.
Forse, però, se rischia di diventare un’abitudine è meglio accelerare il nostro piano di fargli una cameretta condivisa da “bambini grandi”, con un letto a castello. O forse così ci ritroveremo il Picinin che si arrampica nella notte tipo sulla torre di Rapunzel?
Una cosa è certa, passano gli anni, ma le nostri notti sono sempre un delirio. #doveabbiamosbagliato
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