I posti dove guardare gli aerei e sognare di volare

Bambini che amano guardare gli aerei

Il Picinin (un anno e mezzo) ha iniziato a puntare il ditino al cielo a ogni aereo che passa.

E anche a ogni piccione, a dirla tutta. “Aero! Aero!” grida felice.

Mi sa che molto presto ci toccherà tornare a fare “planespotting” nei dintorni di Fiumicino. Già con Piccolè e i suoi cugini, quando erano più piccoli, avevamo scoperto i trucchi e i posti dove andare a guardare gli aerei.

Le nostre serata a caccia di vedute di aerei

Partivamo nel tardo pomeriggio diretti all’aeroporto di Fiumicino come per un rito. Il nome della destinazione, viale della Coccia di morto (che vorrebbe dire teschio, in altre parole), dava l’impressione di un’avventura in terre selvagge. Accostavamo su una strada sterrata a un centinaio di metri dalla grossa rotonda. Ci mettevamo in uno slargo a ridosso dell’aeroporto con il naso all’insù.

Gli aerei arrivavano all’improvviso, preceduti dal rombo e dallo spostamento dell’aria. Erano così vicini che si poteva leggere grandissimo il nome della compagnia e immaginare la provenienza. Spesso trovavamo qualche esperto più o meno giovane pronto a capire, in un secondo, modello e caratteristiche dei velivoli. Il planespotting è un vero e proprio hobby, con tanto di guide, app e comunità online. 

Noi eravamo più presi a fantasticare sulle le storie di chi c’era a bordo. I più tecnologici, invece avevano scaricato anche un’app per sapere tutte le informazioni sui voli. Bastava inquadrare l’aereo con la fotocamera del cellulare per identificarlo e scoprire tutti i dettagli. E quando calava il buio e si diradavano decolli e atterraggi, la serata finiva in bellezza in uno dei ristorantini di Fiumicino.

Planespotting con bambini

Il planespotting o l’arte di guardare gli aerei

Che cos’è il planespotting?

È l’hobby di studiare gli aerei e riconoscerli l’uno dall’altro. Se la maggior parte degli appassionati si limita a fotografare o filmare più aerei possibili negli aeroporti di mezzo mondo, alcuni arrivano a dotarsi di complesse attrezzature – costose e illegali – per intercettare le comunicazioni radio del pilota con la torre di controllo.

Si può fare planespotting con i bambini?

Sono moltissimi i bimbi che amano guardare gli aerei e quasi ogni aeroporto ha qualche posto nei dintorni dove si può assistere al decollo e all’atterraggio in tutta sicurezza. I bambini più grandi si possono appassionare magari ai dettagli tecnici (ci sono app fatte apposta), per tutti sarà emozionante vedere gli aerei così da vicino quasi da toccarli.

Come trovare i punti migliori per osservare gli aerei?

Noi andiamo fin da ragazzi a viale Coccia di Morto a guardare gli aerei, vicino a Fiumicino, ma ho scoperto che ci sono molte altre postazioni valide. Per scoprire dove si trovano può essere utile il sito Spotterguide.net che recentisce i punti migliori per fare planespotting in tutta Europa e in Italia, oltre che a Fiumicino, in altri otto scali grandi e piccoli (da Milano Malpensa a Rimini). Ma i gruppi e i blog sull’argomento sono tantissimi.

Planespotting all’aeroporto di Fiumicino?

Sulla guida abbiamo scoperto che, oltre alla nostra amata postazione di viale Coccia di morto, ci sono diverse alternative a Fiumicino tra le quali la terrazza sul tetto del bar di un distributore di benzina. Si tratta della pompa della Wwg, sulla strada per Focene, anche se ancora non ci sono mai stata.

Quali app si possono usare per fare planespotting?

Diverse app rendono il planespotting un gioco da ragazzi. Io ho scaricato Flightradar24, seguendo il consiglio di un pilota su Quora, e mi trovo bene con la versione gratuita. Indica per ogni aereo, geolocalizzato su una mappa, il codice del volto, partenza e destinazione, modello, altitudine e velocità al suolo. Una pacchia per gli appassionati.
app per planespotting

A dirla tutta, però, la passione più grande di Piccolè sono sempre i treni, più che gli aerei. Vuole fermarsi ogni volta che passa vicino alla ferrovia, sulla strada per andare al mare, in attesa che passi almeno un convoglio, magari un treno merci.

E quando sente il rumore ma non fa in tempo a vedere il treno, cerca comunque di indovinare la direzione del viaggio (verso Roma o verso Genova). Ci prende quasi sempre.

“Vero che qui al mare è bellissimo perché per vedere i treni non devi neanche andare in stazione”, ha detto all’inizio delle vacanze. Forse non è un caso se per anni la sua musica preferita è stata la colonna sonora di Trainspotting. Mi dovrò preoccupare?

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