Sono stata due volte nelle Langhe, eppure per me rimangono un sogno da realizzare.
Un sogno che parte da lontano, quando ci siamo conosciuti A. mi raccontava di quella volta che era stato in Piemonte, vicino Alba, per la vendemmia. E io fuggivo con la fantasia in quel mondo che sembrava così lontano dal caos delle nostre vite tra Roma e Milano. Prima o poi verrò per più giorni a godermi queste colline e dei paesi del vino e delle nocciole, ma anche una mini fuga di 24 ore nelle Langhe ha un potere rigenerante.
Ecco le nostre 24 ore nelle Langhe
Arriviamo nelle Langhe da Roma nella luce dolce del pomeriggio.
Relax nella campagna piemontese
Puntiamo dritti su un agriturismo tra le vigne che abbiamo scelto come base per le nostre visite, vicino Alba. È un podere che risale al Settecento, Cascina Baresane, restaurata dalla casa padronale agli alloggi per i lavoranti e una piccola chiesa, dove si fa colazione. Qui inizia la vacanza, dal giardino che dà sulle colline, disegnate dalle geometrie dei vigneti.

Ogni filare inizia con una rosa, una tradizione che un tempo serviva anche a dare l’allarme su eventuali infestazioni pericolose per la vite, che avrebbero attaccato prima il fiore.
Un bicchiere di vino e una passeggiata in campagna penso che siano il modo migliore per entrare in contatto con questi posti.
A spasso per castelli nelle Langhe
Il panorama è segnato anche dai castelli, tutte le cime più grandi ne hanno uno che sembra fare a gara con gli altri per qual è il più bello, come nella canzone. Penso che ai bambini, rimasti a casa dai nonni, piacerebbero molto. Nell’arco di pochi chilometri è possibile visitarne sette di particolare pregio, lungo questo itinerario Le sentinelle delle Laghe.
Noi ci dirigiamo, appena riusciamo a scuoterci dal dolce far niente della campagna verso Barolo. La molla che ci sprona è il festival Collisioni, ma in attesa del concerto di Eddie Vedder gironzoliamo volentieri sotto i vicoli del Castello Falletti, dove viveva la donna che inventò il primo barolo, la marchesa Giulia. Il castello ospita un museo multimediale dedicato alla cultura e alla gente del vino il Wi-Mu Museo del vino.

Il giorno dopo andiamo al castello di Grinzane Cavour, squadrato e severo, dove Camillo Benso si occupò personalmente delle vigne quando era il sindaco ventenne della cittadina. Ci piacerebbe visitarlo e approfittare delle degustazioni dell’enoteca provinciale piemontese Cavour, che ha sede al suo interno, ma lo troviamo chiuso.
Le degustazioni di vino, nocciole e prelibatezze
Una terra come le Langhe è tutta da assaggiare. Al di là dei vini più nobili come Barolo e Barbaresco, sono tantissimi i vini e i cibi che qui danno il meglio di sé. Anche un prodotto semplice come le nocciole qui si è trasformato in un successo mondiale come la Nutella.

Abbiamo trovato piatti deliziosi nei ristoranti come nelle botteghe più semplici. Una bella sorpresa, per esempio, è stata anche solo la tartare di manzo preparata da una macelleria di Barolo. O i formaggi offerti nel nostro agriturismo nel buffet della colazione.
Del resto qui, anche una spuntino diventa una festa come la tradizione della “merenda della siniora”, nelle campagne, che più che una merenda è un banchetto con portate dolci e salate.
Per i palati più raffinati, nel viaggio precedente, avevamo trovato poi un ristorante buonissimo, la Trattoria della posta a Monforte d’Alba, con nel menu delizie come lo stinco di vitello al barolo, la cipolla ripiena di toma di Murazzano tajarin al sugo o i peperoni al forno con crema di tonno, acciughe e uova.
Le storie e le leggende
Abbiamo potuto godere in 24 ore solo di un po’ di quello che queste terre hanno da offrire. E per diverse ragioni – la prima volta ero incinta, la seconda in vista di un viaggio in auto di quasi 700 km – non abbiamo potuto concederci tutte le visite e le degustazioni che avremmo voluto.

Come promessa di nuovi viaggi in queste terre A. mi ha regalato la rivista Meridiani dedicata alle Langhe. Qui ho scoperto storie magiche sull’origine di queste terre i cui confini sono stati disegnati dalla cavalcata senza sosta di un cavaliere misterioso premiato dall’imperatore Ottone I di Sassonia per i suoi meriti in battaglia, nel X secolo. Sarebbe diventato il marchese di tutte le terre che fosse stato in grado di percorrere a cavallo in tre giorni.
È una nascita che si addice a una terra con una sapore letterario come le Langhe. Per me, ricordi di letture di Cesare Pavese e Beppe Fenoglio hanno reso ancora più emozionante visitare Alba dove la casa di Fenoglio ospita oggi un centro studi di arte e cultura e un museo. Poi, siamo dovuto tornare a casa. Quasi sette ore di strada ci separavano da Roma.
Queste sono i nostri posti preferiti per un soggiorno breve nelle Langhe
- Barolo con il castello Falletti e il Wi-Mu,
- Passeggiata nei vigneti di Grinzane Cavour e visita al castello di Camillo Benso,
- Il borgo di Serravalle con la strada panoramica e (incredibile ma vero) un altro stupendo castello,
- Alba e le sue torri, anche senza castello, questa volta.