
Sai quando hai la sensazione di aver dimenticato qualcosa.
Era tutta la sera che ci pensavo, c’era un’altra cosa che dovevo fare. Il latte però l’avevo comprato, non era il latte questa volta. I pupi erano in pigiama, il Picinin era addirittura nel sacco nanna, anche se continuava a gironzolare per casa come un fantasma nel piumone. Ero sicura di avergli dato da mangiare , in qualche modo, e di averli anche lavati, almeno quanto basta. Allora cos’era?
Eravamo già in camera, avevo iniziato la storia della buona notte, quando mi sono ricordata: mi ero dimenticata della luna. Il 19 gennaio 2019 era il giorno della super luna. Noi, in famiglia, siamo un po’ fissati. Piccolé (4 anni) cerca la luna in cielo a qualsiasi ora. Ci parla, entusiasta quando la intravede di giorno, nel cielo chiaro: “Luna, ti sei sbagliata di nuovo! Vai a dormire”.
Così, ho tirato fuori Piccolé dal letto e siamo andate a cercare la luna in tutte le finestre di casa. Pensavo che fosse troppo tardi, mi domandavo se salire o no sul tetto a cercarla, quando l’ho trovata, lassù in alto, nella finestrella del corridoio, grande e luminosa.
Il Picinin (15 mesi) era rimasto nel lettino e chiamava, senza capire bene che cosa stesse succedendo. L’ho preso in braccio e ho portato anche lui a vedere la super luna. “Palla!” ha detto soddisfatto. Piccolé ha battuto le mani, poi ci ha confidato: “Un giorno ci voglio andare sulla luna”. I bambini erano così felici che ci hanno messo un’ora ad addormentarsi, ma ne è valsa la pena (forse).
La superluna spiegata ai bambini
Si chiama Superluna il fenomeno per cui la luna appare grandissima e luminosa – la differenza si vede a occhio nudo – nei giorni in cui è più vicina alla terra, a “soli” 356.761 chilometri di distanza. “Non è un termine scientifico – spiega l’astrofisico Gianluca Masi intervistato dall’agenzia Ansa – ma ha il pregio di trasferire in modo efficace il significato che la fase di luna piena è vicina al perigeo”, il punto dell’orbita lunare con la minima distanza dalla Terra.
La dimensione della luna è sempre la stessa, ma nelle notti di superluna – sempre secondo Masi – appare il 7% più grande di una normale luna piena.
La luna del 19 gennaio sarà la più grande del 2019, ma presto ci sarà un’altra notte di superluna, il 21 marzo 2019, una data da segnare sul calendario. All’inizio dell’anno c’è stata un’altra notte spettacolare, il 20 gennaio con la luna infuocata all’alba dopo l’eclissi e il 19 febbraio.
Questi sono i consigli del fotografo della Nasa Enter Bill Ingalls per fotografare la luna: il consiglio numero uno è mettere sempre un altro elemento, oltre alla superluna, nell’inquadratura, per avere un punto di riferimento. Questo può essere anche un semplice tetto, ancora meglio se è un albero, un monumento o un monte.
Il trucco numero due è scattare quando la luna è più bassa e sembra ancora più grande, magari nell’ora “blu” che precede il buio. Il consiglio numero tre è non esagerare con tempi di scatto molto lunghi, perché la luna è molto luminosa. Piuttosto si possono illuminare con una torcia gli altri dettagli che si vogliono evidenziare.
Ingalls consiglia di provare a coinvolgere i bambini, sia per guardare insieme la Superluna, sia per immortalare il momento. “Ci sono molte foto grandiose di persone che sembrano tenere in mano la luna e cose del genere”, assicura. Il 21 marzo ci proviamo.