
Domani lo stadio Olimpico sarà pieno di bambini per la partita del Sei nazioni.
Noi non mancheremo. È una delle magie del rugby, quella di trasformare le partite in una festa per famiglie.
Non c’è un’età in cui si è troppo piccoli per partecipare e divertirsi, nonostante l’alta probabilità di un risultato deludente per gli Azzurri. “Ma non vinciamo mai?”, mi ha chiesto indignata Piccolè (4 anni), l’ultima volta. Ma anche saper perdere è una lezione di vita. E direi che l’abbiamo imparata bene, a questo punto, non vinciamo dal 2015.
Il Picinin (un anno) è stato quello che si è divertito di più a Italia-Galles. Non ha capito molto, ma animava gli spalti battendo le manine e urlando “I-ta-tà! I-ta-tà!”, perché non riusciva a dire Italia. Guardava tutta la gente mascherata – lo stadio era pieno di dragoni, il simbolo del Galles -, ascoltava cori e canzoni, faceva la ola e giocava con le bandierine e gli altri gadget che avevamo raccolto.
Come fare per portare i bambini allo stadio Olimpico
Ecco una guida su come andare allo stadio con i bambini in base alla nostra esperienza del 6 nazioni di rugby.
I bambini fino a tre anni entrano gratis allo stadio Olimpico per il Rbs 6 nazioni, ma non hanno diritto a un posto a sedere e dovranno stare in braccio. Da 3 anni a 16 pagano un biglietto ridotto con la tariffa Under16. È facile ottenere promozioni ulteriori e biglietti omaggio attraverso i tanti sponsor e i rugby club, in particolare per i bambini iscritti ai corsi di minirugby.
No, purtroppo passeggini e carrozzine non possono entrare allo stadio, ad eccezione di quelli per disabili. Noi ci siamo organizzati con un marsupio.
Non possono entrare allo stadio: lattine o bottiglie in vetro, ma sono ammesse bottigliette e borracce in plastica senza tappo (fino a 1 litro). C’è un divieto di accesso anche per le posate in metallo, i grossi ombrelli (sono ammessi quelli di piccole dimensioni), gli strumenti musicali, i caschi da moto e gli animali. Noi non abbiamo mai avuto problemi con biberon, thermos per i bambini e posate di plastica. All’interno poi ci sono fontanelle e la possibilità di comprare bibite, panini e snack.
Attenzione! L’orario segnato sul biglietto è quello del fischio di inizio della partita. Bisogna arrivare almeno dieci minuti prima per non perdersi l’entrata in campo dei giocatori della nazionale e gli inni che sono, soprattutto per i bambini, uno dei momenti più emozionanti. Inoltre, arrivando con un po’ di anticipo, si evita la ressa ai tornelli e ai controlli della polizia.
Arrivare in anticipo allo stadio è un modo anche per approfittare delle attività organizzate dai vari sponsor prima della partita. Si può provare ad essere alzati in aria come veri rugbisti in una “touche”, partecipare a qualche passaggio o farsi una foto buffa nei cartonati a grandezza naturale. Oltre a raccogliere cappelli, bandierine, palloncini e altri gadget, una mia passione.
Ci sono poi attività dedicate ai bambini allo stand del ministero delle Politiche agricole e della pesca. Qui si svolgono gare di torte in faccia e altri giochi, c’è una truccatrice a disposizione dei tifosi, grandi e piccini. Inoltre vengono distribuiti gratis pesciolini fritti. Una delizia!
Le regole del rugby sono molto complicate e può essere difficile capire tutto quello che succede in campo (per me lo è). Il gioco è comunque trascinante e i bambini capiscono benissimo quando una squadra fa meta o piazza un calcio. Per prepararsi alla partita un modo divertente può essere questo il libro di stickers Rugby, Piccolè lo ha adorato (oltre a guardare insieme qualche partita in tv, le trasmette Dmax e si possono vedere gratis anche in streamin).
Nel terzo tempo, la festa a cui partecipano entrambe le tifoserie alla fine della partita, è un altro momento adatto anche i bambini. Nonostante la birra scorra a fiumi, l’atmosfera è allegra e rilassata.
Nelle partite di rugby non ci sono zone pericolose per i bambini, che possono sedere in sicurezza anche in curva. Però io non lo consiglio. Dalla curva la partita si vede molto lontana perché allo stadio Olimpico, intorno al campo da gioco, c’è una pista da atletica.
Noi, di solito, acquistiamo biglietti nella zona dei distinti, quella subito a fianco alle curve. Sono posti un po’ laterali, ma con una buona visuale. Ancora migliore, però, è l’esperienza che si ha dalle tribune. La tribuna Monte Mario è quella dove siedono le autorità e i vip, la zona più prestigiosa, ma la tribuna Tevere è leggermente più vicina al campo.
Il modo migliore per raggiungere lo stadio Olimpico sono i mezzi pubblici. Lo stadio dista a circa 2 chilometri e mezzo dalla fermate della metropolitana linea A di Ottaviano e da qui, se non si vuole camminare, si può prendere l’autobus numero 32. In alternativa si può prendere il bus 280 dalla fermata della metro Lepanto o il tram 2 dalla fermata Flaminio.
In auto si rischia di rimanere bloccati nel traffico. Comunque ci sono dei parcheggi organizzati per le partite nei dintorni dello stadio a Piazzale Clodio, in Viale XVII Olimpiade (vicino all’Auditorium) e su Viale Tor di Quinto all’altezza della caserma Salvo D’Acquisto.
Le prossime partite del Six nations in casa, nel 2019, sono Italia-Irlanda il 24 febbraio alle ore 16 e Italia-Francia il 16 marzo alle 13.30. Il 9 febbraio c’è stata Italia-Galles. Le squadre che partecipano al torneo sono anche l’Inghilterra e la Scozia. Il sei nazioni unisce infatti le squadre più forti dell’emisfero Nord. L’Italia vi è stata ammessa dal 2000.
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