
Arrivano le vacanze di Natale, è tempo di fare le valige per i bambini. Per me è sempre stato un momento un po’ caotico, ma poi ho trovato questi trucchi per decidere cosa portare in viaggio per bambini, senza caricarmi come uno sherpa. Per i primi viaggi in famiglia, infatti, mettevo nelle borse di tutto di più, comprese cuffie antirumore per bebé e culla pop-up da tirare fuori in caso di emergenza.
Poi ho imparato a selezionare. Abbiamo iniziato con il lasciare a casa i prodotti che si possono trovare facilmente da qualsiasi parte come pannolini, saponi, shampoo e salviette, tranne una piccola scorta per i primi giorni. Le cose a cui invece non rinunciamo mai sono:
- cibo di emergenza per il bambino,
- giochi/colori/libretto da viaggio (più l’ipad),
- uno o due cambi da tenere a portata di mano e
- una mini-farmacia da viaggio (tachipirina, augmentin, salviette di Citrosil e cerotti). Ci siamo trovati una volta a Natale a vagare alla ricerca di un antipiretico perché Piccolé aveva il febbrone e da allora non ci caschiamo più (spero che non siano le ultime parole famose).
Aiuto online per fare la valigia dei bambini
Per decidere cosa mettere in valigia per i bambini io trovo indispensabile scrivere una lista delle cose da portare. Ci sono anche diverse app che aiutano in questo, io uso Note della Apple per fare l’elenco con tutte le voci da spuntare.
Per fare i bagagli mi aiuto poi con due siti: the Universal packing list, che ti indica cosa mettere in valigia, e One bag- The art and science of travelling light, la Bibbia dei viaggiatori “solo bagaglio a mano” (sono entrambi in inglese). In questi post, invece, ci sono una lista di cosa portare, per, esempio per una vacanza in famiglia sulla neve e qualche consiglio per la scelta della valigia per bambini.

Il dilemma passeggino o marsupio (o monopattino)
Un’altra cosa che portiamo sempre con noi è un marsupio o uno zainetto da trekking, che portiamo oltre al passeggino. Ora il passeggino è necessario per il Picinin, che ha un anno, ma fino a poco fa lo usavamo per la sorella maggiore, anche quando camminava e correva già.
Il passeggino finiva che lo usavamo soprattutto negli aeroporti o nelle stazioni, dove è molto utile per non perdersi la pupa e per portare i bagagli. Per il resto tendevamo a lasciarlo in hotel, in casa o al campeggio, perché poteva essere di intralcio per prendere la metro o l’autobus e anche in alcuni locali (a Parigi avevamo avuto un’esperienza da incubo con il passeggino, per questo motivo).
Un’alternativa divertente per i bambini più grandi è il monopattino con cui Piccolé, quando abbiamo finalmente lasciato il passeggino, ha iniziato ad andare come una scheggia.