
Tenerife sì, Tenerife no. Siamo stati nel dubbio fino all’ultimo se includere la più grande delle Isole Canarie nella nostra vacanza con i bambini, a gennaio del 2018.
Ci sembrava una destinazione per “pensionati”, troppo costruita e “turistica” per i nostri gusti. Alla fine ci siamo stati per solo tre giorni e non saremmo voluti andare via. Saremmo restati volentieri qualche giorno in più. Abbiamo capito perché – tra clima dolce, paesaggi varissimi, buona cucina e prezzi low cost – tanti italiani la scelgono per vivere.

Cosa vedere a Tenerife

Tenerife Sud o Nord in inverno
Abbiamo prenotato un volo Alitalia diretto da Roma, che si è rivelato molto comodo con i bambini piccoli (il Picinin aveva meno di 3 mesi). Siamo così atterrati a Los Rodeos, nella parte settentrionale dell’isola, più selvaggia e caratteristica, ma anche più fredda in inverno. A Sud avremmo trovato invece un clima più mite, da costume da bagno e infradito. Noi, al Nord, indossavamo invece pile e giacche a vento.

Esplorando il Nord di Tenerife con i bambini
Subito ci siamo trovati immersi in un paesaggio surreale. Sulla nostra testa, dietro un velo di nuvole passeggere, spuntava il Teide, uno dei vulcani più alti del mondo (3.718 metri sul livello del mare). Lungo la strada si susseguivano cittadine coloniali, bananeti e un paesaggio brullo e affascinante, quasi lunare.

Faceva troppo freddo per stare in spiaggia, a gennaio, ma anche al di là del mare, non mancavano mete da esplorare e le possibili attività, a partire da
- escursioni alle pendici del vulcano Teide per i più sportivi con la conquista della vetta (c’è anche una funivia),
- visita alle città coloniali di La Laguna, La Orotava o Garachico,
- passeggiata fino all’estremità occidentale dell’isola con il faro di Punta Teno.
Per noi un’esperienze incredibile è stata la passeggiata fino al faro di punta Teno, la parte più occidentale dell’isola. La strada per raggiungerlo divide il Nord e il Sud di Tenerife e ne dimostra tutte le differenze. Da una parte vedevi un mare tempestoso, battuto da raffiche violente, ma bastava voltarsi dalla parte opposta e – ad appena qualche metro di distanza – il mare era calmissimo e senza un filo di vento. Pazzesco.
Un’altra bella sorpresa sono state le cittadine coloniali come La Orotava e Garachico, piene di fascino e (a gennaio) con pochissimi turisti. Alcune risalgono al Seicento. E poi c’è stato il drago.

Il parco del Drago
Il drago è un albero millenario enorme – ha un diametro di 6 metri ed è alto più di 20 – che si trova Icod de Los Vinos, all’interno di un giardino botanico. Non si contano le storie su questo albero – che appartiene alla specie Dracaena drago – e che avrebbe ancora oggi un influsso magico sugli abitanti della cittadina.
Secondo uno di questi miti, l’albero di Tenerife sarebbe la metamorfosi di un vero drago ucciso da Ercole per compiere le sue dodici fatiche. Le cento teste del mostro si sarebbero trasformate nei fittissimi rami dell’albero e il sangue nella sua linfa rossa. Sicuramente la dracenia era sacra agli antichi abitanti delle Canarie, i Guanches, che usavano la linfa come cura di diversi malanni e tintura.Il parco del drago mostra la ricchezza della biodiversità di Tenerife tra palme, cactus, tigli e anche la pianta del cotone.

Un piccolo Tirolo a Tenerife
Un paesaggio altrettanto bello lo abbiamo trovato alle pendici del Teide, mentre attraversavamo l’interno dell’isola diretti al porto di Los Cristianos per imbarcarci per la Gomera. Più la strada si inerpicava sulla montagna e più i paesini assumevano un aspetto sempre meno canario e quasi “tirolese” con tetti spioventi, persiane intagliate e staccionate dipinte.
Il Sud di Tenerife con i bambini
Avevamo deciso di non dedicare nemmeno un giorno al Sud di Tenerife. E mentre dal centro dell’isola ci avvicinavamo alla costa continuavamo a ripeterci che avevamo fatto bene. Stradoni, centri commerciali e villaggi vacanze sembravano unirsi in un’unica colata di cemento. C’era persino l’Ikea.

Poi però siamo scesi dall’auto e abbiamo sentito il tepore dell’aria. Abbiamo poggiato i piedi sulla sabbia dorata di Las Americas e immerso i piedi nell’acqua dell’oceano senza rabbrividire. Si stava così bene che abbiamo rischiato di perdere il traghetto.
Dopo aver visitato La Gomera e La Palma, sul volo del ritorno abbiamo incontrato una famiglia con una bimba di pochi mesi che aveva fatto una settimana di mare proprio a Los Cristianos. Era stato il loro primo viaggio con bambini ed erano rimasti entusiasti dal tipo di offerta e servizi per famiglie del Sud di Tenerife, dai parchi giochi in ogni angolo ai fasciatoi nei locali e gli scalda biberon. Per i bambini più grandi c’erano anche parchi acquatici (Siam è il più famoso), zoo safari e luna park, oltre a gite in barca per avvistare i cetacei.

Il Sud di Tenerife meno battuto
Anche al Sud, secondo le guide turistiche ci sono alcune mete fuori dai circuiti più turistici. Lonely planet nella parte orientale, con El Médano, che indica come la migliore spiaggia di Tenerife per i surfisti, la Playa de Las Teresitas, la preferita dai locali, e il villaggio di pescatori Abades. La Routard, invece, segnala Los Abrigos. Mi sa proprio che dovremo andare a dare un’occhiata.
Se questo articolo ti è piaciuto leggi anche la guida di ComeCalamity.it Viaggiare con i bambini (e godersi il viaggio) senza spendere una fortuna.

