6 gennaio: la guerra delle Befane

Calze dalla Befanam dalla befana vegana a quella extra large

 

Di Befana non ce n’è mica una sola. A casa nostra, per esempio, ogni anno si scatena una vera e propria guerra tra befane, che si affollano fuori dalla nostra finestra con i loro sacchi. Per prima arriva la Befana del papà. Aspetta ogni anno il 6 gennaio per rastrellare tutti i dolciumi che riesce a trovare. Si muove con settimane di anticipo e mobilita anche i parenti svizzeri per scorte di cioccolato sopraffino.

Meglio che questa Befana non incontri sul suo cammino la Befana della nonna, che tenta di limitare schifezze e zuccheri. Sceglie giusto qualche lecca lecca bio e qualche caramella vegana, biscotti rustici e un po’ di frutta secca, passione di Piccolè.

Mentre con il suo sacco – abbastanza leggero in verità – la Befana della nonna sorvola i tetti rischia l’incidente con la Befana del nonno, che ha dovuto mettere il portapacchi sulla scopa per caricare tutti i doni per i nipoti.

Hanno detto al nonno che, dopo l’overdose di regali del Natale, dovrà evitare di comprare nuove cose per i bambini per un po’ e si è appellato all’epifania come ultima occasione per viziare i nipotini. Piccolè ama i puzzle? Ne avrà uno personalizzato con la foto dei suoi amici.

 

Tante Befane e un unico grande problema

In tutto questo traffico di Befane, la Befana della mamma arriva sempre per ultima. Quest’anno si è attardata per fare la calza del Picinin. A un mese e mezzo di vita, il bebè trova nel suo mini-calzino una tisana che fa il latte della mamma più buono e un pezzetto di carbone dolce. 

La bambina, ignara di tutti movimenti, ieri sera era preoccupata. Come ci riempirà la calza la Befana visto che non abbiamo il caminetto? Saprà che siamo a casa nuova? E lo troverà parcheggio per la scopa? In effetti, qui a Roma, è un problema per tutti.

 

ps Babbo Natale intanto… (Leggi “Non ci sono più i Babbo Natale di una volta“)

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