E all’improvviso Piccolè, a tre anni, ha scoperto Roma. Ci è nata e da sempre zompetta sui sanpietrini, ma solo adesso ha capito di vivere in una città unica, con una storia speciale. La rivelazione definitiva è avvenuta in una gita a Ostia antica per bambini, una domenica di ottobre, in compagnia della nonna nordica e di un’amica.
Prima c’era stata la storia della lupa capitolina, quando le avevo spiegato che, da romana, non poteva aver paura dei lupi perché era un po’ lupacchiotta anche lei visto che i suoi antenati, Romolo e Remo, erano stati salvati e allattati proprio da una lupa. Ma stavolta a Ostia antica non si trattava più di una leggenda o di un singolo monumento: aveva davanti un’intera città fantasma che si poteva esplorare in lungo e in largo. All’apice del suo splendore, nel secondo secolo dopo Cristo, sembra che vivessero qui 50 mila persone.
Ostia antica per bambini: a spasso nella storia
A Ostia antica ci sono ancora case e strade, terme e botteghe con ancora le loro insegne e i loro mobili, tutto conservato abbastanza da immaginare come poteva essere un tempo e inserito in un parco dove giocare in libertà. Quando siamo andati noi era un giorno speciale. Aiutavano a far viaggiare la fantasia dei “veri” abitanti della città, in costume, che raccontavano la vita intorno al foro grazie alla manifestazione Ostia revivit-Ostia rivive delle associazioni S.P.Q.R., Mos Maiorum e Romanitas,.
Per i bambini c’erano banchi con ricostruzioni di antichi giocattoli (persino una Barbie snodabile) e strumenti musicali che si potevano provare e un laboratorio per lavorare l’argilla. C’erano anche uno studio medico, il negozio di alimentari, la tintoria, i telai, il laboratorio di profumeria e cosmetica, lo studio di uno scriba e altro ancora.
Ostia antica per bambini: un itinerario per i più piccoli
I bimbi più grandi potevano poi cimentarsi in una caccia al tesoro, mentre per Piccolè il massimo divertimento era giocare alla “casina” o a nascondino tra ruderi che avevano più di 2 mila anni. Non sarebbe più andata via e sei ore non sono bastate per visitare tutti gli scavi.
Abbiamo fatto però gran parte del percorso di Ostia antica per bambini consigliato dalla manifestazione e abbiamo visto:
- Il Piazzale delle Corporazioni, un portico colonnato con mosaici.
- La Fullonica di Via degli Augustali, dove si lavavano e tingevano le stoffe. In età pre-imperiale, le stoffe venivano tessute dalle donne in ogni casa e non si buttavano mai, se si macchiavano si tingevano di un altro colore.
- Le Terme e la palestra.
- La Latrina, con ancora i sedili in marmo e i canali di scolo.
- Il Foro e Il Capitolium, centro della vita politica della città.
- Caseggiato del Larario con case e botteghe.
- Le taverne dei Pescivendoli con ancora i tavoli di vendita e vasche per conservare i pesci e mosaici con un delfino.
- Il Thermopolium (il mio preferito) una specie di osteria-tavola calda con ancora il bancone di mescita, scaffali, tavoli e insegna che alludeva ai cibi e alle bevande che si potevano consumare.
- Il Mulino del Silvano con le macine e il forno ancora in piedi.
La giornata è stata intensa ed emozionante per grandi e piccini.

Un’informazione utile
L’ingresso agli scavi di Ostia antica è gratis tutte le prime domeniche del mese (così come è gratuito quello dei monumenti e dei musei statali).
Attenzione! Domenica 13 maggio 2018 sarà un’altra giornata magica ad Ostia Antica con gli artigiani che riapriranno le antiche botteghe nello spettacolo interattivo gratuito “Ostensia – Arti e mestieri dell’antica Roma”. L’appuntamento, dalle 9 alle 18, èorganizzato dall’associazione Suadela. Sarà la prima di un ciclo di dieci giornate dedicate alle rievocazioni storiche che si svolgeranno fino al prossimo ottobre.