Strane voglie da quinto mese di gravidanza: io vorrei fare la larva. Capisco che ci possano essere desideri più nobili o ambizioni più stimolanti, ma io voglio proprio fare la larva: imbozzolarmi nel lenzuolo, sul letto, davanti al ventilatore e andare in letargo per un po’. Se poi mi risveglio farfalla, tanto meglio, ma anche restare bruco,in fondo, mi andrebbe bene.
A quanto mi risulta,
- i bruchi non hanno problemi di linea – io sto diventando una balena tutto all’improvviso -,
- i bruchi non si preoccupano di traslochi perché le loro case-foglia sono quanto di più minimal si possa immaginare e
- anche dal punto di vista professionale, l’attività di ricerca e assaggio di frutta mi sembra un settore promettente e senza grossi rischi di precariato.
Grandi notizie, grandi pance, grande stanchezza
E c’è anche un’altra buona notizia, perché la mia redazione, per la prima volta dopo sette anni, ha ripreso ad assumere. Tra la gravidanza e la marea di precari con più anzianità di me le speranze di avere finalmente il Contratto sono poche, ma questo è il momento di tuffarsi sul lavoro, o almeno di provarci.
Dovrei essere contenta e, in realtà, lo sono. Io non mi lamento, dico solo che sono stanca e vorrei fare la larva per un po’. Anche solo per un po’.
* Illustrazione da “Il piccolissimo Bruco Maisazio” di Eric Carle, Mondadori. Stupendo.
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