E poi ti trovi una notte alla fine di una festa, nel museo più bello della città ormai vuoto, ultima tra gli invitati a prepararti ad andare via. Ma c’è tempo ancora per un calice di vino nel giardino segreto e un saluto a Paolina, che ha bevuto un po’ troppo e si è stesa su un divano. Alzi lo sguardo ai soffitti affrescati e pensi che doveva essere così, un tempo, al termine di un ballo. Ti ritrovi all’improvviso in un libro di Jane Austen e non hai bisogno della musica per mettere a ballare.