Venditore di coccinelle



Tra noi due A. passa per quello “razionale”, ma non è così e la sua ultima avventura imprenditoriale lo dimostra. Si è messo a vendere coccinelle. Coccinelle vive (o più spesso larve di coccinelle). Sì, proprio quelle rosse con i puntini: pare che siano voraci mangiatrici di afidi.

La lotta biologica sarà pure il futuro e un giardino pieno di coccinelle è il sogno di ogni bambino, ma questa nuova attività – da incastrare tra preventivi, progetti e potature – si è rivelata davvero ansiogena. Le coccinelle, infatti, arrivano dentro delle scatole dal vivaio dell’Emilia che le alleva e devono essere liberate in giardino entro due o al massimo tre giorni dalla spedizione, se no muoiono. 

Ecco che la consegna al cliente diventa una corsa contro il tempo per evitare stragi – nel caso delle larve parliamo di 100 esemplari per volta, roba da denuncia alla Protezione animali. Così ho visto corse in moto all’inseguimento del cliente smemorato, appuntamenti al buio in magazzino, appostamenti di ore davanti a ville e villette perché il pacco arrivasse il prima possibile a destinazione.

A un certo punto, non so bene perché, mi sono trovata il balcone pieno di scatole di larve di coccinelle. C’erano migliaia di larve vive e tremolanti a un passo dalla mia cucina e, anche se sarebbero diventate insetti carini, simpatici e portafortuna, al momento facevano un po’ schifo. Non voglio nemmeno immaginare cosa sarebbe successo se le avesse scoperte Piccolé.

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1 commento

  1. Beh, con tutti questi porta fortuna dentro casa, vedi di giocare dei numeri almeno una volta a settimana!!! 🙂