L’ultima cena

Qualche giorno fa vengono a cena a casa nostra a Milano due amici rugbisti di A. belli, single e dongiovanni. Loro parlano di notti in Costa Azzurra, viaggetti e conquiste. Noi arriviamo all’ultimo secondo dopo un pomeriggio intenso e, nel preparare la cena, carbonizziamo i crostini e rischiamo di dar fuoco alla cucina. La bimba, di solito tranquilla, piange tutto il tempo. Io mi intravedo nello specchio con le occhiaie, tutta spettinata e spiegazzata. La serata alla fine è molto divertente ma A. sembra uscire dal confronto piuttosto provato.

Ps È l’ultima cena a via Ampere. Zitti zitti negli ultimi giorni abbiamo traslocato le ultime cose dalla prima casa dove abbiamo vissuto insieme. A. ha abitato qui per nove anni e gli dispiace andare via, ma ormai viene a Milano solo ogni tanto e non ha senso continuare a pagare l’affitto. Lavorerà ancora anche in Lombardia, i nostri vagabondaggi Nord-Sud continuano, ma per me è indubbiamente un altro passo verso il “vissero insieme felici e contenti” (anche se un po’ spettinati).

 

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