10 giorni nei boschi della Majella, 10 cose da non perdere

vacanze nel parco della Majella

Le nostre vacanze sono state nel bosco, nel parco della Majella, in Abruzzo.

Così lontani, mentalmente, dalla città che, per me, avremmo potuto essere sulla luna. E alla luna, in effetti, fa pensare la cima bianca del massiccio. Noi eravamo un poco più in basso, a Campo di Giove.   

Avevamo una tenda in un campeggio del parco bello e spartano, un’amaca, un tavolo con le sedie e una torcia. Alla sera accendevamo un fuoco con altri campeggiatori e guardavamo la luna sorgere sull’altopiano mentre la cena arrostiva sulla brace. 

Tutta la natura della Maiella

I cervi pascolavano lì vicino, li abbiamo incontrati tre volte, mentre tornavamo in macchina da Palena (abbiamo quasi sfiorato  l’incidente con un bel maschio che ci ha tagliato la strada una notte) . 

Abbiamo incontrato anche una volpe e un gufo, mentre, una notte, ci è sembrato di sentire un orso. Di certo, abbiamo trovato le sue tracce nei boschi, tra massi rovesciati in cerca di insetti (come Baloo che canta “se sotto un sasso puoi guarderò ci troverò le formiche e me le mangerò”) e in un’enorme cacca che ha entusiasmato i bambini, il Picinin di quasi 3 anni e Piccolè di quasi sei anni.

La Majella terra di storie e tradizioni

Non eravamo lontani da Roma (Campo di Giove è a 180 km di distanza) ma sembravamo ad anni luce di distanza dalla nostra vita di tutti i giorni. I bimbi seguivano sgambettando i corsi dei torrenti, cercavano tracce degli animali, andavano a cavallo, si arrampicavano sulle rocce e gli eremi, due piccoli selvaggi. 

Il senso di straniamento era amplificato dalle storie di un anziano pastore, Paolino, che racconta la sua vita in questi boschi nel libro I miei sogni sono stati tutti sulla Maiella (regalo dei cugini che ci hanno spinto a venire su questi monti). Il mondo dei pastori d’alta quota di quel libro, per molti aspetti, non esiste più, ma paesaggi e atmosfere sembravano spesso gli stessi e abbiamo voluto visitare anche Decontra, il borgo di pietra dov’è ambientato e dove l’elettricità è arrivata solo negli anni ’70.

Nonostante le nostre vacanze in Abruzzo siano state funestate dalla sfortuna (siamo finiti dal meccanico tre volte, per motivi sempre diversi), abbiamo trovato una situazione ideale per i più piccoli, con tanti sentieri facili (anche se il Picinin finiva sempre “in spalletta”).

Cosa fare sulla Majella con i bambini: 10 cose da non perdere

1. Le gole di Fara San Martino.

Gole di Fara San Martino

Canyon spettacolari e freschi aperti dalle “gomitate” di un gigante.

2. La valle dell’Orfento

Valle dell'Orfento

Passeggiata fiabesca lungo il fiume tra cascate e radure color smeraldo (consigliata dai 6-7 anni per la difficoltà e parti scoscese del sentiero) .  Nella foto, bambino troppo piccolo per il sentiero, a metà percorso, dice che non farà più un solo passo perché “Fa fatica!”.

3 – Il bosco di Sant’Antonio

Bosco di Sant'Antonio con bambini

Grandi faggi dalle radici contorte e dai rami a candelabro sono perfetti per giocare o riposare in un bosco che sembra uscito dalla fiaba di Biancaneve. Soprattutto dopo una scorpacciata di arrosticini e pesche con la crema alla trattoria lì accanto. Alla sera,  poi il bosco si popola di cervi e scoiattoli. Si possono fare passeggiate a cavallo o giri sul pony. Noi abbiamo provato per curiosità, e non siamo più riusciti a smettere. Il Picinin continua a domandare dove sia il suo cavallo Apollo (gli ha anche dedicato una canzone).

4 – Gli animali della Majella

Cervi, camosci, orsi, volpi, rapaci, lontre. Sono tantissimi gli animali del parco e i nostri incontri con loro, anche vicino ai sentieri, sono stati frequenti. Per i bambini più grandi, con almeno sette anni, ci sono passeggiate sulle tracce dei lupi o safari in jeep al tramonto, mentre tutti possono andare nelle aree faunistiche dove vivono in semi-libertà animali che non sopravviverebbero altrimenti. Noi abbiamo visitato l’area faunistica dell’orso a Palena (dove c’è anche un museo dedicato a Baloo &Co).

5 – Le grotte degli eremiti

Eremo Celestiniano a Palena

Gli eremiti si rifugiavano sulla Majella fin da prima dell’anno mille in cerca di natura e spiritualità. Le loro tracce sono ancora lì tra grotte, eremi e monasteri. Il più famoso, grazie a Dante, è Celestino V del gran rifiuto, che resistette come papa a Roma solo per 4 mesi e ha preferito vivere in diversi eremi in questa zona. Noi abbiamo visitato quello di Palena, ma ce ne sono di tutti i tipi, persino una grotta dove si può entrare solo strisciando (l’eremo di San Giovanni). È spettacolare anche l’eremo di Santo Spirito, con un monastero di tre piani e 150 gradini scavato nella roccia. E ci ha fatto ridere l’eremo “comodone” di Sant’Antonio, che sembra un comodo casale a due passi dalla strada, ai margini del bosco,.

6. I paesi dove i bambini giocano ancora per strada

Borghi del parco della Majella - Palena

C’è proprio scritto sui cartelli all’ingresso di diversi paesi della Majella. In generale, abbiamo trovato, nel parco, alcuni dei borghi più belli d’Italia. Il mio preferito è Roccacaramanico che si affaccia sul monte Amaro e si può raggiungere a piedi con una passeggiata facile facile da San Giacomo (poco più di un’ora). Mentre a Sant’Eufemia a Majella c’è il tabellone di Risiko più grande del mondo.

7 – I parchi avventura e non solo

Parco avventura Majella

In generale abbiamo trovato una grande attenzione ai bambini con bei parchi giochi nei paesi e anche diversi parchi avventura (noi abbiamo provato quello di Campo di Giove e di Roccaraso). Roccaraso, in particolare, sembrava il paese dei balocchi con diversi parchi avventura (anche per bambini di tre anni), pareti da arrampicata, una lunga zipline, possibilità di fare tiro con l’arco e altri giochi di ogni tipo.

8 – Sentieri della Majella che si possono fare anche con il passeggino a Lama Bianca 

Sentieri per famiglie della Majella

Una bella sorpresa sono stati anche i sentieri facili-facili, adatti alle zampette di più piccoli. Nella bella faggeta di Lama Bianca ce n’è uno, studiato per i disabili, che si può fare addirittura con il passeggino.

9 – La funivia di Campo di Giove fino alle “highlands de noartri”

Vacanze sulla Majella

Per arrivare in cima all’altopiano senza fatica e ritrovarsi su un verde altopiano davanti a un paesaggio mozzafiato che spazia fino al mare.

10 – Il treno vintage della Transiberiana d’Italia

La Transiberiana d'Italia con i bambini

La puntavo da anni, la ferrovia più ripida d’Italia, la Sulmona-Isernia. Un treno d’epoca che si arrampica a passo lento tra i boschi, le strette valli e i borghi sospesi nel tempo.

La nostra carrozza era degli anni 30 e sulle sue panche di legno abbiamo attraversato il parco da Sulmona a Castel di Giove, poi Palena e Roccaraso fermandoci in ogni paese per visitarlo. Dalle 9 e mezza del fischio di partenza, alle 19 del rientro in stazione è stato un vero viaggio nel tempo. I bambini è dalla fine del lockdown che chiedevano quando sarebbero potuti andare in treno, li abbiamo accontentanti. E abbiamo concluso poi l’avventura con una scorpacciata di confetti di Sulmona.

Noi siamo grandi appassionati di Abruzzo, qui tutte le nostre avventure in questa terra. Mentre questo è il sito ufficiale del parco della Majella.

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