Fuga in Provenza in campeggio con i bimbi

Provenza con bambini

La Provenza in campeggio con la roulotte e bambini di due e quattro anni.

Stavolta non sono io a partire, ma la mia amica Chiara. Io mi godo il racconto e la ricchezza delle informazioni tra antiche città, gole spettacolari, natura e colori.

A lei la parola, che inaugura la rubrica Raccontami il tuo viaggio.

Il Colorado provenzale

Vacanza al Sud della Francia in roulotte

Destinazione?

Provenza e Camargue.

Durata del viaggio?

Sette giorni.

Sistemazione?

In campeggio con la roulotte dei nonni. Prima tappa a Le Jantou a Le Thor (“semplicemente perfetto” con giochi e un parco acquatico per bambini, qui la descrizione completa del camping in Provenza), seconda al campeggio di Saint Lazare di Aups (molto semplice e tranquillo, con un piccolo parco giochi).

Consigli particolari per la Provenza con bambini?

Il vento Maestrale è di casa, perfetto per giocare con gli aquiloni o con girandole colorate. Prati e spiagge della Camargue ben si prestano a sfruttare il vento. Con qualche giorno in più si può unire la visita di Aix En Provence, Arles e del parco Des Calanques, vicino Marsiglia.

Vacanze in Provenza

Itinerario in Provenza con bambini di una settimana

  • Avignone,
  • Les Baux de Provence,
  • Salin de Giraud,
  • Domaine de la Palissade,
  • Saintes Maries de la Mer,
  • mercato ad Apt,
  • Rustrel (Colorado provencal) ,
  • Roussilion (sentiero delle ocre),
  • Fontaine de Vaucluse,
  • Isle sur la sorgue,
  • Verdon,
  • Castellane.

Giorno per giorno la vacanza on the road in Provenza e Camargue

Giorno 1 – Verso la Provenza. Da Milano ad Avignone

La prima giornata è di spostamento, da Milano, per recupera la roulotte dei nonni in montagna e poi via! Sulla strada verso Avignone. Destinazione il campeggio Le Jantou a Le Thor, che si rivela una perfetta base con bambini piccoli.

Bambino al Palazzo dei Papi di Avignone

Giorno 2 – Il palazzo dei Papi di Avignone – Les Baux de Provence

Dopo una mattina di giochi e relax in campeggio, puntiamo su Avignone e il palazzo dei Papi. Il palazzo da fuori è spettacolare, nel suo stile gotico medioevale, ma dentro si rivela un po’ scarno. Ci sono grandi saloni spogli, in pietra, con solo un paio di stanze con pavimento e pareti decorati.

Per i bambini, invece della classica audioguida, c’è un tablet con le stanze come apparivano una volta e dei piccoli giochi interattivi perfetti per convolgere i più piccoli. Noi alla fine riusciamo a trovare tutte le monete d’oro nascoste nella realtà parallela del palazzo. Vittoria!

Bella anche la vista dai giardini del palazzo, da cui si vede il ponte di Avignone. Ne rimangono solo poche arcate, ma non si può far a meno di cantare e ballare come dice la canzone. “Sur le pont d’Avygnon on y danse, on y danse”.

In piazza ad Avignone c’è una bella giostra coi cavalli, che ricorda quella di Mary Poppins, e qualche café. La città è in realtà poco più di un paesotto per cui si presta bene a una visita anche di mezza giornata.

Nel pomeriggio, (ormai tardo) approfittando del sonno in auto dei bimbi facciamo una deviazione verso il basso per vedere il paese Le Baux de Provence, davvero meraviglioso. Purtroppo ci arriviamo troppo tardi per vedere il castello. Ci consoliamo, comunque con i negozietti di biscotti, saponi, prodotti provenzali. 

Informazione utile su Avignone

Ad Avignone c’è un parcheggio in zona università Paking des Italiens, fuori le mura, da cui si può salire gratuitamente sui mezzi pubblici che portano in 10 minuti in pieno centro, le navette Cityzen). Anche se non si paga è importate ritirare e conservare il biglietto che si fa sulla navetta, perché è necessario per il ritorno

Le saline della Camargue con bambini

Giorno 3 – Nella Camargue con i bambini

Giornata on the road. Dal campeggio puntiamo su Salin de Giraud, a est della Camargue vera e propria, per poter poi attraversare la regione costiera guidando verso ovest. 

Scelta azzeccatissima: senza volerlo vediamo proprio una zona di estrazione del sale dall’acqua marina, con acqua tinta di rosso e montagnetta di sale annessa.

Nei dintorni, abbiamo fatto una passeggiata al Domaine de la Palissade. Per le famiglie con bambini piccoli ce n’è una di mezz’ora adatta anche a passeggini (un po’ robusti) e un’area attrezzata con tavoli da picnic. È un sentiero erboso che attraversa piccole zone di arbusti e boschetti e ha due torri di osservazione per gli uccelli (ma NON fenicotteri). Vediamo anche le rane alle prese con effusioni primaverili nel ruscello che affianca l’ultimo tratto del sentiero.

Lungo la strada per Saintes Maries de la Mer si vedono fenicotteri negli stagni e i tori neri tipici della Camargue. Consiglio molto di portare un binocolo!

Alle porte di Saintes Maries de la Mer ci sono diversi maneggi che organizzano passeggiate a cavallo anche per i bambini, con dei pony. Da ragazza avevo fatto una di queste passeggiate ed era stata carina, eravamo entrati anche per un breve tratto in uno stagno a cavallo.

Stavolta invece preferiamo saltare la passeggiata a cavallo, ma imbarcarci per la gita in barca sul Piccolo Rodano. La gita in barca (la nostra era Tiki III) sarebbe stata più piacevola se Carlotta (2 anni) non avesse deciso di non star ferma un attimo, con rischio di tuffo a mare annesso.

Comunque vediamo diversi aironi, alcuni campi con tori e cavalli bianchi, e una apparizione – pilotata ma carina per i bimbi – di un mandriano con tori e cavalli al galoppo all’arrivo della barca sotto riva.

Il paese offre anche una passeggiata a mare ottima per il passeggino, parchi giochi e spiagge libere per giochi sulla sabbia.

I tori neri del Sud della Francia

Giorno 4 – Tra mercati e sentieri. Il Colorado della Provenza con i bambini

 Lasciamo dopo una mattinata di giochi il campeggio diretti al mercato di Apt. La cittadina è piena di lavori stradali per cui la visita al centro non è semplice con il passeggino e il mercato è ottimo per un po’ di spesa di frutta e verdura, ma non molto diverso dai negozietti tipici per quanto concerne i souvenir. Si trovano i soliti saponi di diverso tipo e misure, anche a forma di animaletti, prodotti provenzali, miele, tessili. 

Bambina in un café della Provenza

Consiglio goloso su dove mangiare ad Apt in Provenza con i bambini

Sono favolosi i dolci della pasticceria che si trova lungo il viale principale di accesso alla piazza del mercato: Boulangerie Banette. Da provare, per gli amanti delle creme, le barchette ripiene di cioccolato o dei dolci rotondi ripieni di crema (uno sfama 4 persone). 

Con la pancia piena dopo il pranzo/merenda ipercalorico, ci dirigiamo alla vicina Rustrel per visitare il “Colorado provencal”. Scegliamo un sentiero breve, di circa 40 minuti, adatto alle vacanze in famiglia, che mostra le formazioni rocciose dal basso. Lungo il sentiero un mini acquedotto in pietra cattura l’attenzione dei bimbi e ci divertiamo a farvi scivolare foglioline trasportate dall’acqua. Certo, con il percorso più lungo si godono anche la vista dall’alto e altre zone colorate, ma non sarebbe stato fattibile con i bimbi a piedi.

Informazioni utili per la visita del Colorado

È bellissimo il colpo d’occhio arrivando al Colorado, soprattutto nel pomeriggio. Consiglio di evitare l’ora di pranzo, in quanto la luce diretta è troppo forte e le rocce principali appaiono non controluce. 

La nostra si rivela una escursione molto piacevole, anche se ogni tanto dobbiamo spronare un po’ Samuele (4 anni) e Carlotta che si attardano, specie a giocare con legnetti trovati lungo il percorso nella terra rossa. E’ comunque una passeggiata molto fattibile. Risultano complicati per un passeggino solo due tratti in cui si attraversa un ruscello, io la consiglierei quindi senza passeggini. 

Dopo la passeggiata andiamo a Roussilion, un paesotto carino di case rosse e negozietti. Piacevole nella bella luce del pomeriggio ma, dovendo scegliere, preferisco Les Baux. Dal paese passa il sentiero delle ocre, ma noi preferiamo non farlo, i bambini sono stanchi di camminare.

Lungo la via del ritorno, ci fermiamo a Fontaine de Vaucluse per vedere la fonte delle “chiare e fresche e dolci acque” di Petrarca, al paese natale della famosa Laura. La visita, onestamente, non vale la deviazione. Si arriva alla sorgente (un laghetto ai piedi di una falesia calcarea) lungo un percorso in gran parte asfaltato e comunque circondato da stand di gelati/souvenir un po’ pacchiani, e la fonte non è niente di ché.

Per apprezzare al meglio la vista della fonte, occorrerebbe scavalcare le recinzioni di sicurezza e addentrarsi in una zona a rischio di caduta massi dalla rupe. Perché rischiare di trasformare in tragedia una vacanza? Lo penso, e mio marito ha già scavalcato con Samuele. Borbotto un po’, mi tengo stretta Carlotta, e ringrazio che tutto sia andato bene. 

Mulini ad acqua in Provenza

Giorno 5 – In campeggio sotto le gole del Verdon

Decidiamo di avvicinarci all’Italia con una tappa in un campeggio ai piedi delle vie di accesso alle gole del Verdon. Lungo la strada ci ferimano a Isle Sur la Sorgue per vedere i suoi due mulini ad acqua. È l’ora di pranzo di un giorno feriale e tutto il paese sembra chiuso, i negozietti come come i caffè, ma la visita è comunque piacevole (non vale una deviazione dedicata).

Verso le 5 arriviamo al camping Saint Lazare di Aups, senza infamia nè lode (un piccolo parco giochi, campeggio molto tranquillo e direi disabitato fuori stagione. Senza piscina).

Giorno 6 – Le gole del Verdon, la Route des Cretes e Castellane

Arriviamo alle gole del Verdon appena prima dell’ora di pranzo, un orario azzeccatissimo, che consente di evitare zone d’ombra nelle foto. Facciamo un giro in pedalò sul lago principale entrando anche nel fiume, fatichiamo un po’ al ritorno per via del vento contrario ma con un po’ di impegno rientriamo senza problema. Il noleggio “Base de L-Etoile” è fornitissimo e ci ha fornito giubbetto di salvataggio anche della taglia di Carlotta (74 cm!). Affitta anche canoe o barchette elettriche a un prezzo un po’ caro (anche solo il pedalò costa 20 euro l’ora).

Terminato il giretto ci dirigiamo verso la Route des Cretes. Favolosa! Vedendola fuori stagione ce la godiamo in pieno, abbiamo sentito che in estate non si riesce nemmeno a sostare per vedere i punti panoramici. Sarebbe bello fare qualche escursione, ma con i bimbi preferiamo di no. 

Informazione utile per la Route des Cretes

È importante percorrere la Route des Cretes in senso orario per evitare i sensi unici. Solo l’inizio, infatti, è a doppio senso di marcia e, se uno sbaglia, deve tornare indietro per chilometri.

Terminato il giro panoramico puntiamo a Castellane, dove troviamo un bellissimo parco giochi (cercato sulla mappa!) con una pista ciclabile stile circuito urbano. La scelta di tornare via Castellane strapazza un po’ la pazienza dei bimbi e allunga di un’oretta buona tutto il ritorno. Il paese in sé non è imperdibile, ma è carina la vista della piazza principale con santuario arroccato su una roccia di sfondo, e vicino al paese volendo vi è un parco avventura con percorsi dai 3 anni circa.

Il ritorno da Castellane ad Aups è ricco di belle curve, un piacere per il papà guidatore, un po’ meno per un figlio che soffre le curve e ci ha regalato una vomitatina finale. 

Famiglia in vacanza in Provenza con bambini

Giorno 7 – La strada per casa

La vacanza in Provenza con i bambini finisce e riprendiamo la strada di casa con molta calma. Partiti dal campeggio alle 11 a ritmo di roulotte (massimo 80 chilometri all’ora) arriviamo alle 16 dai nonni a Loano, in provincia di Savona. I piccoli si sono meritati un po’ di coccole nonnesche e dormiranno da loro.

Per i grandi il viaggio continua fino al deposito della roulotte a Clusone, oltre Bergamo, e poi c’è ancora da pulire e sistemare, e tornare a casa a Milano. È mezzanotte quando arriviamo a casa ma, da maniaca, disfo le valigie e sistemo il grosso, per non avere cose in giro nei giorni e nei mesi seguenti. Andiamo a letto all’una, stanchi, ma soddisfatti. Ci aspetta una dormita filata, di quelle che si fanno solo quando i bambini non ci sono!

Su questo sito altre informazioni utili per organizzare il viaggio in Provenza con bambini e senza (in francese o inglese).

Ami la Francia? Leggi anche la nostra avventura a Parigi con una bebè.

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