Viaggio in treno con un neonato, ecco come fare

Viaggio in treno con un neonato di un mese, la stazione
La mia amica G. mi chiede se si può fare un viaggio in treno con un neonato di un mese ed inaugura così la nuova rubrica La posta di Calamity (se avete dubbi su viaggi, bambini o altro scrivetemi).

In realtà, siccome siamo romane, G. mi domanda se è troppo ‘na “pezza” partire in treno con un bambino di un mese, che sarebbe a dire se è troppo faticoso, stancante. Lei ha già un bambino più grande, di tre anni, che andrebbe con loro per una festa di famiglia in montagna in Veneto, dovrebbero star via per tre giorni.
Il mio verdetto, nonostante l’amore per i treni, è abbastanza inesorabile: sì, è ‘na pezza. Questo però non significa che non si possa fare. Per esempio, gli eroici testimoni di nozze sono venuti al nostro matrimonio a Roma da Chiavenna in treno con una bambina di appena due settimane e il fratellino di un anno e mezzo (e noi li amiamo ancora di più per questo). Credo che sia stato il viaggio più stancante della loro vita, e parlo di due persone che si sono attraversate a piedi un pezzo della Patagonia.

Bambini piccoli in treno e Coronavirus

(Aggiornamento di 22 giugno 2020)
Viaggiare con un bambino piccolo può far paura, nel corso di una pandemia. E il treno potrebbe è meno sicuro dell’auto per rischio di contagi (bisogna ammetterlo), eppure le norme per il distanziamento sociale possono aiutare a rendere il viaggio meno stressante per il bambini e i suoi genitori grazie a vagoni meno affollati e più silenziosi.
Nella nostra famiglia abbiamo dovuto fare due viaggi post Covid tra Roma e Milano (senza bambini stavolta) e ci è sembrato che i treni ad alta velocità fossero ben organizzati per garantire la sicurezza con la riduzione dei posti, la prenotazione obbligatoria, gel igenizzanti in ogni vagone. Anche in stazione, i percorsi obbligati e la misurazione della temperatura fa perdere un po’ di tempo, ma consente il mantenimento delle distanze tra viaggiatori.
Abbiamo visto invece foto di maxi assembramenti nei treni del mare per la Liguria nel fine settimana, quindi è ancora più importante (per quanto possibile) scegliere con attenzione il giorno e l’orario del viaggio per evitare treni affollati.

10 consigli di sopravvivenza per un viaggio in treno con un neonato

Prima di partire in treno con un bambino di un mese

  • Evita gli orari di punta, soprattutto nelle giornate da bollino “nero” come la Vigilia, Natale o Capodanno. I treni spesso sono semi-vuoti tra le 11 di mattina e le 2 del pomeriggio, e nei giorni infrasettimanali in quegli orari si trovano anche offerte convenienti.
  • Se devi per forza partire in giorni da “bollino nero”, valuta se prenotare un posto anche per il bambino (quando viaggiano gratis non hanno diritto al sedile, qui do un po’ di indicazioni sulle tariffe per bambini di treni e aerei). In alternativa guarda se ci sono offerte per la carrozza Premium dei Frecciarossa o quella Comfort di Italo, di solito sono meno affollate e caotiche. Per trovare i prezzi migliori è meglio prendere i biglietti con il massimo anticipo possibile (è possibile comprare i prezzi fino a 3 mesi prima della data del viaggio), le tariffe più scontate però purtroppo non consentono il rimborso o il cambio in caso di rinuncia alla partenza.
  • Prova a limitare il numero dei cambi di treno, che sono sempre fattori di stress, anche quando non si viaggia con bambini piccoli.
  • Prenota i posti vicino alle porta della carrozza del treno (è possibile selezionarli anche acquistando i biglietti on line). In alcuni Frecciarossa c’è lo spazio per tenere una carrozzina o un passeggino in corrispondenza dei sedile 17A, 17B e 18A in seconda classe (purtroppo nel nuovo Frecciarossa 1000 lo hanno eliminato, come ho scritto qui Il treno anti-bimbi).
  • Preferisci quando possibile le carrozze vicine al vagone ristorante, di solito è al centro del treno, meta di veri e propri pellegrinaggi per ingannare il tempo.

Il giorno del viaggio in treno con un neonato

  • Riduci il più possibile i bagagli. Il sito Universal packing list ti può aiutare a selezionare cosa portare per viaggiare leggero in treno con un neonato. Tieni separata dal resto la borsa del cambio e sempre a portata di mano.
  • Io amo le stazioni, ma sono rumorose, sporche e affollate per un neonato. Non arrivare con troppo anticipo rispetto alla partenza del treno o aggiungerai altra stanchezza a quella del viaggio. In un periodo straordinario come quello dell’emergenza Coronavirus, però, considera per i percorsi obbligati e la misurazione della temperatura un anticipo di circa 30 minuti.
  • Se hai bisogno di un bagno per cambiare il neonato, i Frecciarossa 1000 e i treni Italo hanno fasciatoi nelle toilette. Sugli altri treni, spesso, la soluzione migliore (e la più igienica) è evitare i bagni e cambiare i bambini direttamente sul tavolino o su un sedile.
  • Fatti aiutare. Fatti accompagnare in stazione, chiedi aiuto per caricare in treno passeggini e bagagli, sbologna i bambini quando possibile ai compagni di viaggio (papà o chi per lui), salva ogni minuto possibile per recuperare un po’ di sonno.
  • Se le cose si mettono male e i bambini sono nervosi, prova a spostarti nello spazio tra due carrozze, davanti alle porte. Si balla un po’ e c’è un rumore infernale, ma su Piccolè questo aveva un effetto ipnotico. Inoltre così sfuggi alle occhiate di odio degli altri viaggiatori, e anche questo aiuta.

Aggiornamento dopo il primo viaggio con Picinin

Dopo aver provato sulla nostra pelle un viaggio in treno il giorno di Natale con un bambino di un mese, posso confermare tutto quello che ho scritto. In particolare:

  • Viaggiare in treno con un neonato è un po’ “na pezza” ma si può fare.
  • Avere un posto nelle carrozze meno affollate può fare la differenza. Noi siamo riusciti a trovare un’offerta per la carrozza Premium del Frecciarossa e abbiamo deciso di viaggiare all’ora di pranzo, così anche in un giorno da “bollino nero” avevamo mezzo vagone per noi.
  • I fasciatoi dei bagni dei treni, quando ci sono, sono insidiosi. Nell’unica toilette funzionante della nostra carrozza il fasciatoio era così inclinato che sembrava uno scivolo, pericolosissimo. Meglio usare un tavolino qualsiasi e avere con sé una borsa-fasciatoio per ogni occasione.

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6 commenti

  1. Daccordissima con “Calamity ” anche io in questo periodo sceglierei l’auto propria al treno, non si sa mai, poi con i bambini è un rischio maggiore.

  2. Ciao Giulia, secondo me come frenate e scossoni può essere peggio la macchina, che è anche più pericolosa. L’unico motivo per cui forse preferirei l’auto al treno, in questo periodo, è per limitare i contatti e il rischio di contagio del Covid. Il viaggio in auto fino a Milano è lungo e faticoso, tanto più con un solo guidatore, ma finché non migliora la situazione, è questa la scelta che farei con i bambini

  3. Ciao! Mi chiedevo se a parte la pezza fosse pericoloso in termini di frenate brusche.. relativamente al mio 6 mesenne. L’alternativa è viaggiare da Milano a Roma con una sola patente

  4. Buon viaggio Teresa! Mi sembri super organizzata, complimenti. Purtroppo ci sono ancora diversi modelli di Intercity e non consigliarti quale posto scegliere. L’unico suggerimento che posso darti è di sfoderare un sorriso e un po’ di faccia tosta quando sali a bordo e, una volta individuato il posto più comodo, chiedere al suo fortunato possessore di fare a cambio. E’ difficile dire di no a una bimba piccola.

  5. Ciao! A breve viaggeró anche io con la mia piccola di un mese. Sarò da sola per un’oretta ma ad una delle stazioni successive salirà a bordo anche mia sorella. A darmi una mano a salire ed accomodarci ci sarà il papà.
    Invece accomodarci agosto andremo (papà piccola due tre mesi ed io) da Milano a San Benedetto del Tronto ed ho prenotato in prima classe grazie ad un’offerta 2×1. Il treno è un intercity, ho scelto i posti ma non avendo idea di come sia strutturato il vagone,temo di averli presi alla cieca. Sapresti darmi un consiglio?
    Grazie mille per l’articolo davvero utile e interessante.